Il pelo e il mantello che ne deriva sono molto importanti in cinognostica, il mantello infatti e il colore di un cane sono la prima cosa che ci balza agl’occhi e che ci fanno distinguere una razza dall’ altra, non a caso un noto zootecnico francese il prof. Baron disse che il mantello è l’ ornamento della forma.
Lo standard definisce il mantello dello schnauzer il più ruvido possibile arrivando ad adottare il termine “ filo di ferro “ e fornito di soffice sottopelo. Lo standard ci da altresì le varie possibilità di colore per nani e giganti.
Le caratteristiche del pelo ruvido sono proprie di un mantello che seppur non troppo corto ( da due a quattro cm.) mantiene una notevole ruvidità al tatto. I mantelli ruvidi non sono soggetti a muta in quanto il pelo di copertura cresce fino a raggiungere un determinata lunghezza e a cadere naturalmente e individualmente.
Se non si effettuasse lo stripping si assisterebbe ad un soggetto con pelo folto , abbastanza lungo che si manterrebbe invariato nel tempo. Lo stripping , fatto al momento giusto, ovvero quando il pelo è maturo, si anticipa la caduta naturale del pelo e si uniforma il periodo di crescita.
La tessitura degli schnauzer moderni è cambiata un po’ rispetto ai mantelli di un tempo assai remoto, quando lo schnauzer viveva nelle scuderie insieme ai cavalli correva nei boschi in mezzo a rovi e cespugli, dormiva sulla paglia ruvida, a quel tempo lo stripping si effettuava naturalmente e il mantello si manteneva abbastanza corto da solo, spesso quando era troppo lungo rimaneva impigliato in ogni dove accorciandosi naturalmente. Anche la barba e il ciuffo era decisamente più corti di adesso.
Come si è detto il mantello consta di due strati : un folto sottopelo e un pelo di copertura. Mentre il pelo di copertura ha il compito di riparare l’ animale dalla pioggia e dagli agenti esterni, il sottopelo ha il compito primario di isolare termicamente il corpo dell’ animale dal caldo e dal freddo. Pertanto nella valutazione del mantello deve essere tenuto in grande considerazione il sottopelo e se mancante bisognerebbe valutarne i motivi. Non di rado il sottopelo può avere un colore non gradito e pertanto tolto dall’ espositore mediante una slanatoio.
Per quanto riguarda il colore nero la tonalità da ricercare è il nero lacca con una buona lucentezza, naturalmente è piuttosto difficile trovare un soggetto che abbia la medesima tonalità di nero in ogni parte del corpo in quanto sul muso e sulle zampe spesso il pelo è più soggetto a logorarsi e a sbiadire.
Per i soggetti nani “ nero e argento “ si tratta di un mantello focato dove la parte predominante del tronco e degli arti è nera con focature di colore argento e biancastre sugli avambracci sotto il collo alla barba e alle sopraciglia sulle zampe posteriori e nella regione perianale. Personalmente preferisco delle focature che vanno più verso l’ argento che il bianco ma in Germania sono preferiti dei soggetti con focature il più bianco possibile. Per i soggetti nani bianche, razza da poco riconosciuta, il mantello deve avere le caratteristiche di ruvidità e la presenza di sottopelo il colore dovrebbe essere il più bianco possibile anche se talvolta si notano delle tonalità che tendono al biscotto ( da non incrementare )
Il colore più affascinante e che voglio trattare in modo più specifico è il pepe e sale. Questo colore dovrebbe essere il colore originale, anche se al tempo dei Grifoni di Scuderia il colore era più sul rossiccio o giallastro. Il colore pepe e sale è un colore del tutto particolare e deriva da una combinazioni di peli che si compongono di bande di colore. Ogni pelo nasce nero per un pezzetto poi diventa bianco e poi ridiventa nero. A seconda della larghezza della banda nera il nostro pepe e sale potrà avere una tonalità più chiara o più scura. L’ omogeneità del colore è molto gradita ma un po’ difficile da ottenere in quanto la crescita varia da regione a regione, se si vuole ottenere un mantello molto omogeneo bisognerà effettuare lo stripping in tempi diversi.
Nella valutazione del colore pepe e sale bisogna porre molta attenzione la larghezza della banda nera che dovrebbe essere la più larga possibile. Bisogna altresì distinguere un colore pepe e sale scuro da un colore grigio ferro.
Quando il diametro de pelo è troppo fine si assiste ad una prevalenza di peli totalmente neri e peli totalmente bianchi questo difetto oltre ad evincere un pelo piuttosto molle trasforma il colore da pepe e sale a grigio ferro con conseguenti sfumature bianche alla barba e agli arti pelo nero e segoso sulla testa . Questi soggetti che vanno penalizzati sono molto difficili da strippare in quanto il pelo non avendo le caratteristiche di ruvidità non matura e non si strippa se non a costo di molta fatica r dolore per il povero cane.
Nei soggetti pepe e sale è altresì richiesta la presenza di una maschera di pelo quasi neo sulla canna nasale e sotto gli occhi in parte sulla barba e sulle sopraciglia, questa maschera che purtroppo sbiadisce con l’ età del soggetto dona una espressione molto bella e mette in risalto le qualità della testa.